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ISPOTISMO E LIBERTÀ
NEL PENSIERO POLITICO MEDIEVALE
Riflessioni all’ombra di Aristotele (sec. XIII-XIV) |
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autore
Claudio Fiocchi
libro
192
n. progressivo nella collana
15
prezzo
€ 15,00
codice
ISBN 978 88 7766 354 2
17x24
brossura
illustrato
SI |
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Nella seconda metà del XIII secolo il medioevo latino legge la Politica di Aristotele. Tra gli altri concetti, quest’opera introduce quello di dispotismo.
Nella sua versione più radicale, ossia un governo tirannico ma legittimo perché esercitato su uomini per natura servi, colpisce profondamente gli intellettuali medievali, suscitando i più diversi interrogativi. Esistono uomini per natura servi o gli uomini nascono tutti liberi? E se alcuni nascono servi, qual è la causa? E in che parte del mondo si collocano?
Commentando l’opera di Aristotele, molti maestri si interrogano su questi quesiti, fornendo risposte diverse, accentuando o minimizzando il ruolo della natura nella determinazione dei caratteri degli uomini. L’idea di dispotismo diviene in breve tempo parte del linguaggio politico, indicando una forma di governo ritenuta inadatta agli europei, che sono liberi per natura, ma suggerendo nello stesso tempo, come verrà argomentato secoli dopo, che in altre parti del mondo essa possa essere legittima. |
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